Infatti, ad ogni fascia oraria è associato un periodo specifico della giornata o un intero giorno, modificandone il costo: in questo modo, dunque, il fornitore avrà la possibilità di tarare le proprie offerte a seconda dei bisogni degli utenti.
Stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), le fasce orarie si dividono in tre momenti distinti e vengono chiamate “F1,F2,F3”.
E – come abbiamo detto – per ognuna di queste è associato un livello di prezzo diverso che riflette l’effettivo costo della produzione elettrica in quella fascia oraria: vediamo come.
F1: attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 19.00. I giorni di festività nazionali sono esclusi.
F2: attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:00 alle ore 8:00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00 ed il sabato dalle ore 7:00 alle ore 23:00, festività nazionali escluse.
F3: attiva dal lunedì al sabato dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00; domenica e festivi tutte le ore della giornata.
Da tenere conto, inoltre, che in caso di clienti domestici il prezzo dell’energia nella fascia F2 e F3 può coincidere e coprire dalle 19:00 alle 8:00 dal lunedì al venerdì, tutte le ore della giornata il sabato, la domenica e i giorni festivi.
Come fare, quindi, a risparmiare sul consumo energetico e scoprire quali sono le migliori fasce orarie per noi? Basterà, semplicemente, consultare nel dettaglio i nostri consumi e analizzarli paragonandoli a quelli delle diverse fasce orarie.
In questo modo, potrete adattare il vostro contratto alle vostre abitudini di consumo, valutandone l’offerta migliore. Infatti, nelle bollette, tra le diverse informazioni c’è anche il prezzo della componente energia nelle rispettive fasce orarie espresso in €/kWh, IVA e imposte escluse.
Ad oggi, tutti i contatori elettronici sono programmati per rilevare i consumi dei clienti distinguendoli tra le varie fasce orarie, a differenza di quelli più vecchi che non consentivano questa distinzione.